L’importanza dell'organizzazione dei turni
Pubblicato il 23 dicembre 2022
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Stando alle statistiche i lavoratori turnisti in Italia sono circa il 18%. Una percentuale importante e che presenta una gestione alquanto complessa, tanto dal punto di vista della continuità per quanto riguarda le attività, quanto rispetto al benessere dei dipendenti.
A essere interessate dal fenomeno non sono unicamente le multinazionali ma anche le piccole e medie imprese.
Si va dal mondo dei trasporti a quello ospedaliero, farmaceutico e medicale, fino a diverse realtà che si trovano inserite nel contesto della grande distribuzione organizzata o GDO. Non meno coinvolti i settori retail, manifatturiero, alimentare, della ristorazione e molti altri ancora.
Oggi l’organizzazione degli orari di lavoro è diventata più semplice, complice la possibilità di adottare software ad hoc che consentono di automatizzare i diversi passaggi, secondo una fruizione che coinvolge i diversi soggetti.
Tra i programmi più interessanti troviamo quello per la gestione turni di Dipendenti in Cloud, software del gruppo TeamSystem che semplifica la gestione dei dipendenti nelle piccole e medie imprese.
Dipendenti in Cloud consente di gestire al meglio i turni dei dipendenti: offre una tabella turni chiara e intuitiva, filtrabile per reparto, permette di pianificare turni e pause in pochi clic e di comunicare ai dipendenti in modo automatico e tempestivo l’inserimento o la modifica di un turno.
In questo articolo ci soffermiamo sull’importanza dell’organizzazione dei turni e sul come farla al meglio.
Lavoro a turni: come funziona
Partiamo dalla base, ovvero analizzando in cosa consiste il lavoro a turni. Si tratta di un sistema in cui i dipendenti lavorano secondo turni prefissati così da alternarsi nella medesima mansione presso l’azienda nella quale sono stati assunti.
Si tratta di compiti che necessitano di essere svolti per archi di tempo piuttosto lunghi e persino di notte. Per garantire tale servizio si rivela imprescindibile programmare in maniera precisa gli orari di ogni dipendente nell’arco di più giornate e a fronte di orari concordati.
La strutturazione della turnazione viene conseguita dal titolare dell’impresa in base alle specifiche dinamiche produttive, arrivando a uno svolgimento persino di 24 ore su 24. Pertanto, chi lavora a turni ha per legge diritto a usufruire di un periodo di riposo che vede almeno 11 ore di seguito ogni 24 ore.
Ad alternarsi sono squadre di lavoro in cui i dipendenti svolgono la propria mansione con una determinata cadenza e a ore differenti, per un periodo prestabilito di giorni o settimane.
L’organizzazione del turno di lavoro
La durata di un turno è in genere pari a 6/8 ore; può toccare inoltre le 12 ore oppure, nel caso di un contratto part-time, arrivare a 4 ore.
Possono essere impostati due turni, uno al mattino e uno al pomeriggio, aggiungendone uno alla notte (i turni diventano in questo modo tre). C’è poi un altro sistema, detto 6x6, in cui sono previsti 4 turni di 6 ore per 6 giorni alla settimana.
Le imprese possono predisporre un’operatività che riguarda il weekend oppure di far ruotare i turni con una cadenza di 1-3 giorni, o ancora adottando un sistema di lavoro a cadenza settimanale o quindicinale. Il tutto sempre in relazione alle esigenze della singola realtà imprenditoriale.
Cosa dicono le normative
Come abbiamo accennato, il datore di lavoro ha l’obbligo di stabilire gli orari specifici per ogni lavoratore, in maniera tale che possa godere di almeno 11 ore libere per il riposo nell’arco delle 24 ore, questo al di là delle necessità dell’attività.
La pianificazione dei turni si rivela essenziale non solo rispetto all’organizzazione del lavoro ma anche di quella del riposo dei dipendenti.
Per le imprese che lavorano di notte, così da garantire una produzione continua, è bene sapere che il costo delle prestazioni notturne è maggiore rispetto a quelle diurne, visto il maggiore stress che tali turni di per sé comportano.
La retribuzione del dipendente che opera dalle ore 24 fino alle 5 del mattino sarà quindi superiore. Pertanto, non possono effettuare tali orari alcune specifiche categorie: minorenni, donne gestanti, lavoratori soggetti alla 104.
A livello normativo il punto di riferimento rimangono i singoli Contratti Collettivi Nazionali e le Direttive Europee.
Come organizzare i turni al meglio
Organizzare i turni di lavoro in maniera efficace significa poter effettuare una gestione delle risorse umane che tenga conto sia delle esigenze legate alla produttività interna sia alla salute dei lavoratori, con una suddivisione adeguata dei carichi di lavoro.
Una pianificazione che necessariamente va essere fatta a monte, ovvero in maniera tale da consentire ai dipendenti di potersi organizzare e allo stesso tempo da garantire l’opportuna copertura.
Come abbiamo accennato, non tutti possono fare tutto: programmare i turni permetterà di disporre le competenze più adatte rispetto alle specifiche attività. Dove il benessere di chi lavora va di pari passo con il rendimento dell’azienda.
Oggi, in seguito agli sviluppi della digitalizzazione è possibile organizzare la turnazione in maniera precisa ed efficace. Ciò grazie a software specifici, come Dipendenti in Cloud, che permettono di pianificare i turni in pochi semplici passaggi e avendo una chiara visione di come questi si alternano.
In questo modo non ci saranno dubbi sui momenti di riposo. Una soluzione che evita anche possibili errori e, conseguentemente, di andare involontariamente incontro a sanzioni.
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