L’Europa tira i fili su Iva e dirette

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L’armonizzazione e il coordinamento delle politiche fiscali dei Paesi membri impegna Commissione Ue ed eurogiudici: alla Commissione europea è affidata l’analisi delle distorsioni che sussistono negli ordinamenti interni e lo studio delle soluzioni per il coordinamento fiscale di stampo non dirigista; mentre, della Corte europea è il compito del coordinamento “in negativo” con l’eliminazione delle distorsioni fiscali presenti. Le attività e gli ambiti delle due realtà comunitarie sono al centro dell’analisi dell’articolo che tratta anche del limite legislativo all’armonizzazione perfetta nel campo dell’imposizioni indiretta e coordinamento minimo nell’area delle imposte dirette, individuato nel consenso obbligato di tutti i 27 Stati membri per le decisioni sulle imposte dirette e nel consenso della maggioranza per ciò che riguarda i provvedimenti sulle indirette.
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