Legale responsabile per errore nell’impugnazione di un atto
Pubblicato il 02 luglio 2018
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E’ tenuto a risarcire il danno al cliente l’avvocato che non propone ricorso contro la sentenza di merito, che contiene statuizioni contrarie ai principi affermati dalle pronunce di legittimità.
Ciò quanto affermato dall’ordinanza n. 17026 del 28 giugno 2018.
Un legale veniva chiamato in causa da un CTU perché il legale non aveva proposto ricorso per cassazione bensì aveva adito la Corte di appello per ottenere il pagamento del compenso per l’attività prestata nel giudizio dalla parte cui era stata provvisoriamente posto a carico l’onere, una banca.
Il ricorso del CTU specificava che il professionista aveva errato il mezzo di impugnazione e quindi leso la sua legittima aspettativa di veder annullata la sentenza di primo grado perché errata nei presupposti di fondo.
La Corte di cassazione accoglie il ricorso ai danni del legale, affermando che il danno per la mancata impugnazione della sentenza contenente principi contrari a quanto sostenuto dalla Corte di legittimità, è stato generato dal non aver potuto ottenere dal soggetto su cui pendeva in origine l’onere di pagare il compenso, la somma a lui dovuta per la perizia tecnica svolta.
La sentenza del tribunale che ha accolto l’opposizione a precetto effettuata dalla banca opposta aveva concrete possibilità, se impugnata in Corte di cassazione, di avere esito positivo.
Da qui il danno per la parte offesa.
- eDotto.com – Punto & Lex del 25 ottobre 2017 - Professionista omette l’impugnazione? Giudizio prognostico per il danno - Pergolari
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