Le Casse di previdenza si dividono sull’iscrizione dei praticanti
Autore: Roberta Moscioni
Pubblicato il 25 giugno 2011
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La norma, approvata da una delibera del 2008, che prevede la facoltà per gli aspiranti futuri commercialisti di decidere, in fase di tirocinio, se preiscriversi all’ente previdenziale dei commercialisti o alla Cassa dei ragionieri, è stata la causa di un nuova lite che ha visto contrapposti ancora una volta i due enti previdenziali: la Cassa dei dottori commercialisti (Cnpadc) e la Cassa dei ragionieri e dei periti commerciali (Cnpr).
La Cassa dei ragionieri, infatti, ha scritto agli ordini locali invitandoli a inviare alla Cassa ragionieri e periti commerciali l’elenco degli iscritti al registro dei tirocinanti. Di qui, la nuova polemica, che vede in prima fila il presidente della Cassa dei commercialisti, Walter Anedda, che è intervenuto per ricordare all’ente guidato da Paolo Saltarelli che la comunicazione deve riguardare solo gli iscritti con il titolo di ragioniere commercialista e non anche quelli con il titolo di dottore commercialista. Questi ultimi, infatti, una volta abilitati dovranno svolgere la loro carriera all’interno della Cassa dei dottori commercialisti e, quindi, per motivi di continuità, anche nel momento della preiscrizione facoltativa dovrebbero rivolgersi allo stesso ente previdenziale.
- Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 31 - Praticanti “contesi” tra dottori e ragionieri - Carli
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