Le Camere rilanciano su mutui e welfare
Pubblicato il 25 gennaio 2009
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In sede di conversione in legge del decreto 185/08, cosiddetto anti-crisi, la Camera ha introdotto alcune novità per le famiglie e per chi perde il lavoro a causa della crisi. Così, è prevista la possibilità, per chi usufruisce della rinegoziazione del mutuo in base alla conversione Abi-Governo della scorsa estate, di non versare l'onorario al notaio per l'atto di consenso alla surrogazione ma solo il rimborso delle spese. Le banche e gli intermediari non potranno applicare, neanche in forma indiretta, costi aggiuntivi nei confronti dei clienti per le formalità collegate alla portabilità del mutuo. Rimane il tetto al 4% degli interessi sulle rate del 2009 per i mutui a tasso variabile stipulati o accollati entro il 31 ottobre 2008 per l'acquisto della prima casa. Inoltre, a partire da questo anno sarà possibile ottenere un tasso di interesse variabile agganciato al tasso ufficiale della Bce (oltre che al consueto Euribor). Altra novità riguarda l'abolizione della commissione di massimo scoperto sui conti correnti bancari (se il rosso non dura più di 30 giorni) e di numerose clausole sfavorevoli ai clienti. Le banche dovranno adeguarsi entro 150 giorni. Da domani, il provvedimento sarà sottoposto all'esame del Senato.
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