Lavoro pronto al dialogo sull’equilibrio delle Casse

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In una lettera firmata dal capo della segreteria tecnica del ministro del Lavoro, Giovanni Battafarano, inviata al presidente del Consiglio nazionale del notariato, Paolo Piccoli, il dicastero del Lavoro e della previdenza sociale “offre il suo contributo di idee e proposte” per discutere la bozza di riforma delle professioni. Il Ministero ha proposto come modello di riforma, in materia di professioni, il testo elaborato da Piero Fassino nel novembre del 2005 (allora titolare della Giustizia). Al centro del dibattito di ieri, il ruolo degli enti di previdenza privati. Si è cercato di mettere in evidenza le funzioni delle Casse di previdenza professionali, mentre il Ministero si è detto disponibile a collaborare al fine di mantenere l’equilibrio e la sostenibilità del sistema stesso.

Intanto, continuano ad essere molteplici le modalità per comunicare i redditi professionali e il volume d’affari per pagare i contributi. Difatti, esistono tante Casse di previdenza per tanti professionisti e differenti sono le modalità richieste per l’invio del modello o per il pagamento delle eccedenze: c’è chi chiede l’invio prima della scadenza del saldo di Unico 2006 e chi, invece, fa pagare il saldo nell’anno successivo a quello di riferimento. Il rischio più grande per le Casse di previdenza privatizzate resta, però, quello del collasso: con la nuova tassazione prevista dalla Finanziaria 2007, il gettito contributivo degli enti dei professionisti aumentarà di circa 50 milioni di euro all'anno. e alcuni enti, come quelli di nuova generazione nati nel 1996, potrebbero in futuro non chiudere i loro bilanci in attivo.

Allegati Anche in
  • ItaliaOggi, p. 41 – Casse di previdenza, rischio collasso – Cinti

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