L'Amministrazione deve motivare il classamento dell'immobile
Autore: Cristina Ricciolini
Pubblicato il 21 giugno 2013
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La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 15495, del 20 giugno 2013, precisa che l'onere della prova in sede di rettifica del classamento di un immobile spetta all'Amministrazione, soprattutto nel caso in cui il professionista utilizzi la procedura Docfa.
Il caso riguarda la maggiore rendita attribuita dall'Agenzia del territorio ad un immobile ristrutturato, che da abitazione civile (categoria A/2) veniva qualificato come abitazione signorile, con l'attribuzione della categoria A/1.
I giudici evidenziano il carattere fortemente partecipativo della procedura Docfa, che consente al contribuente di conoscere il contenuto del provvedimento e tutelarsi con il ricorso alle commissioni tributarie.
Accolto così il ricorso del contribuente: è l'amministrazione che deve motivare, nel contraddittorio con il contribuente, l'adeguatezza della classe e della categoria attribuite all'immobile, e la relativa rendita.
- ItaliaOggi, p. 25 - Immobili, classamento ko senza i dati dell’ufficio - Alberici - www.fiscooggi.it
- Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 19 - Da motivare la rettifica di una procedura Docfa - www.giustizia-amministrativa.it
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