L'affidamento diretto apre il capitale ai privati

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La Corte di Giustizia europea, con decisione del 17 luglio 2008 (causa C-371/05), è intervenuta in materia di società “in house providing”, affermando che il fatto che i privati possano partecipare al capitale della società aggiudicataria non è sufficiente, in assenza di una loro effettiva partecipazione al momento della stipula della convenzione, per affermare che la condizione relativa al controllo dell'autorità pubblica non sia soddisfatta. Mentre in precedenza la Corte di Giustizia aveva escluso la partecipazione dei privati nel capitale sociele degli enti “in house”, ora la presenza dei soci privati è ostativa dell'affidamento diretto solo sussista al momento della stipula della convenzione.
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