La tassa sulle affissioni non è discriminante
Autore: eDotto
Pubblicato il 18 febbraio 2005
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di Giustizia delle Comunità europee, nella sentenza del 17 febbraio 2005, causa C-134/03, sostiene che l'imposta sulla pubblicità e i diritti sulle pubbliche affissioni in vigore nei Comuni italiani non violano il principio della libertà di stabilimento nella prestazione di servizi di cui all'articolo 49 del Trattato Ue. Tali gravami non sono discriminanti a seconda del luogo di stabilimento del prestatore e, essendo di importo modesto, non alterano il mercato concorrenziale.
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