La restituzione dei beni non esclude l’azione di arricchimento senza titolo

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Il proprietario di un bene, indipendentemente dalla possibilità di chiedere la restituzione dello stesso nei confronti del terzo che ne abbia goduto senza titolo, può comunque proporre l’azione di arricchimento al fine di essere indennizzato del pregiudizio subito pari al corrispettivo per il godimento da parte dell’arricchito del bene. Ed infatti la prima azione contemplata “non previene né elimina il danno verificatosi prima del suo utile esercizio, e, quindi, non configura un rimedio di esso, idoneo ad escludere la prima azione alla stregua del suo carattere sussidiario”.

Detto principio è stato affermato dai giudici di Cassazione – sentenza n. 25554 del 30 novembre 2011 – con riferimento ad una controversia in cui una donna aveva avanzato azione di arricchimento senza causa nei confronti dell’ex convivente che ancora possedeva, dopo anni dalla rottura del rapporto, i mobili da lei acquistati per la casa in cui erano andati a vivere insieme.
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