La parcella dell’avvocato raddoppia i contributi per l’ente di previdenza

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Nei prossimi giorni (10 e 11 luglio) sarà portato all’approvazione del Comitato dei delegati della Cassa forense il nuovo progetto di riforma dell’ente di previdenza degli avvocati. Di seguito si evidenziano i punti salienti:
  • aumento dell’aliquota integrativa dal 2% al 4% del volume d’affari ai fini Iva, a partire dal 1 gennaio 2009;
  • aumento del contributo di solidarietà degli attuali dei pensionati in Albo dal 4% al 5% del reddito Irpef;
  • progressivo aumento dei requisiti minimi per gli assegni di anzianità e di vecchiaia a partire dal 2012 (l’anzianità raggiungerà nel 2024, 70 anni di età e 35 anni di contribuzione, mentre la vecchiaia nel 2016, 62 anni di età e 40 anni di contribuzione);
  • riduzione pro rata dei coefficienti per il calcolo della pensione dal 4 al 2, che produrranno i primi assegni con le nuove aliquote solo dal 2038;
  • aumento a partire dal 2010 dei contributi minimi soggettivo e integrativo;
  • proroga da 3 a 5 anni delle agevolazioni per i neo iscritti alla Cassa (versamento soggettivo dimezzato ed esenzione dell’integrativo);
  • creazione di una quota di pensione aggiuntiva (pensione integrativa), determinata su base contributiva e finanziaria, in regime obbligatorio per un 2% e in regime volontario dall’1 al 9%.
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