La contabilità del lavoro è digitale
Pubblicato il 05 marzo 2007
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Sollecitato da una richiesta di chiarimento, avanzata dai consulenti del lavoro di Modena, sull’applicabilità del dpr numero 445/2000 - che attribuisce a privati e P.a. la facoltà di sostituire i documenti dei propri archivi, le scritture contabili, la corrispondenza nonché ogni altro atto per il quale la conservazione è imposta, con loro riproduzione su supporto fotografico, ottico o con altro mezzo idoneo a garantire la conformità dei documenti agli originali – il ministero del Lavoro ha precisato nell'interpello n. 9/2007 che dal quadro normativo vigente è dato ricavare la facoltà dei datori di tenere i libri matricola e paga mediante sistemi elettronici, magnetici o informatici che assicurino la inalterabilità e la consultabilità degli stessi. Il ministero ha, cioè, attribuito piena validità, a tutti gli effetti di legge, ad atti, dati e documenti formati da privati o pubbliche amministrazioni, alla loro archiviazione e trasmissione con strumenti informatici e telematici. Aggiungendo che l’autorità per l’informatica nella pubblica amministrazione (oggi Centro nazionale per l’informativa nella p.a. = Cnipa) ha dettato – delibera 19.02.2004 – le regole tecniche per la riproduzione e conservazione di documenti su supporto ottico idoneo a garantire che essi siano conformi all’originale.
- ItaliaOggi7, p. 33 – La contabilità del lavoro è digitale – Cirioli
- ItaliaOggi7, p. 33 – I fogli matricola si vidimano come il libro paga
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