La Cassazione sul valore delle dichiarazioni nel modello Cai

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La Corte di cassazione, con sentenza n. 27024 del15 dicembre 2011, ha precisato come, nel giudizio promosso dal soggetto danneggiato a seguito di sinistro stradale nei confronti dell'assicuratore della responsabilità civile, sussiste il litisconsorzio necessario solo tra il responsabile (il proprietario del veicolo) e l'assicuratore; fra il conducente e l'assicuratore, e tra il conducente e il proprietario, per contro, si crea solo un'ipotesi di obbligazione solidale e, quindi, di litisconsorzio facoltativo.

Con la stessa decisione la Suprema corte, ribaltando la sentenza di merito, non ha ritenuto corretto che i giudici di prime cure avessero completamente omesso di procedere all'apprezzamento delle dichiarazioni confessorie contenute nel modello di constatazione amichevole, limitandosi ad affermare la maggiore attendibilità delle dichiarazioni rese dal teste di una parte rispetto a quelle della moglie trasportata dall'altra parte. La dichiarazione confessoria contenuta nel modulo Cai – si legge nel testo della pronuncia - anche se non ha “valore di piena prova nemmeno nei confronti del confitente”, “deve essere liberamente apprezzata dal giudice”.
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