Iva, sanabili i prospetti non firmati

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di Cassazione con la sentenza 7890/2007 fornisce un principio di diritto in materia di Imposta sul valore aggiunto che risulta in linea con i precetti dello Statuto del contribuente. Di fronte ad un contenzioso che vedeva coinvolti un contribuente ed il Fisco circa la funzione della sottoscrizione della dichiarazione Iva rispetto alla validità della stessa e alla conseguente riconoscibilità del credito ivi esposto, ha stabilito quanto segue: la dichiarazione Iva non sottoscritta dal contribuente non può essere considerata inesistente, ma solo affetta da nullità, sanabile attraverso una successiva sottoscrizione ovvero un comportamento del soggetto tenuto secondo buona fede. Dunque, per cancellare il vizio occorre dimostrare il comportamento tenuto in buona fede da parte del contribuente oppure la successiva integrazione.

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