Iva. Prestazioni servizi connessi all'importazione di beni, procedura d'infrazione
Pubblicato il 20 luglio 2018
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La Commissione europea ha avviato una procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia per la mancata applicazione delle norme Ue sull'Iva nelle prestazioni di servizi connessi all'importazione di beni.
Contravvengono la direttiva del 2006 sul sistema comune d'imposta sul valore aggiunto, le richieste della legislazione nazionale che, ai fini dell'applicazione dell'esenzione Iva ai servizi ausiliari relativi all'importazione di beni, richiede:
- che il loro valore sia incluso nella base imponibile;
- che siano stati effettivamente assoggettati all'Iva in dogana al momento dell'importazione.
Se allo scadere dei due mesi l'Italia non risponderà, la Commissione invierà un parere motivato.
La stessa Commissione ha, poi, deciso di inviare una lettera di costituzione in mora all'Italia con la richiesta di abolizione dell'imposta regionale sulla benzina per autotrazione (Irba), che contravviene alla direttiva sul regime generale delle accise.
Se l'Italia non risponderà entro due mesi, la Commissione potrà inviare un parere motivato.
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