Iva per cassa, svolta più vicina

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Il meccanismo dell’Iva per cassa, che prevede il pagamento dell’imposta sul valore aggiunto al momento della riscossione effettiva della fattura, sta per diventare operativo. Dopo l’approvazione da parte della Ue, il decreto attuativo delle disposizioni contenute all’articolo 7 del decreto legge “anticrisi”, che è stato emanato dal ministero dell’Economia e delle Finanze, attende solo la pubblicazione in “Gazzetta Ufficiale”. Nel testo del provvedimento si legge che gli interessati al beneficio saranno solo i contribuenti esercenti attività d’impresa, arte o professione che nell’anno solare precedente hanno realizzato un volume d’affari non superiore a 200mila euro. Il meccanismo dell’esigibilità per cassa cessa al superamento del limite di 200mila euro di volume d’affari ed opera solo se la fattura riporta espressamente che si tratta di un’operazione con Iva a esigibilità differita. Inoltre, l’imposta diviene esigibile solo al momento del pagamento da parte del committente/cessionario del corrispettivo dovuto oppure dopo un anno dall’operazione, a meno che, prima del decorso di questo termine, il committente/cessionario non sia stato assoggettato a procedura concorsuale. In caso di pagamento parziale del corrispettivo l’Iva diverrà esigibile solo in proporzione al pagamento effettuato.
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