Iva e auto, tornano in gioco gli studi di settore

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Entro il 15 aprile dovrà essere presentata telematicamente l’istanza di rimborso forfetario dell’Iva non detratta per autovetture, motocicli e ciclomotori relativa a fatture emesse nel periodo che va dal 1° gennaio 2003 al 13 settembre 2006, per la quale è stato predisposto il modello necessario. La percentuale di detrazione consentita è pari al 40% dell’Iva complessiva (35% per l’agricoltura), ma c’è la possibilità di individuare analiticamente la detrazione spettante fornendo prova della spettanza. Il rimborso forfetario prevede il ricalcolo dell’Iva a favore del contribuente, la rideterminazione di imposte sui redditi, addizionali e Irap, per via del fatto che la maggior detrazione si traduce in un minor costo e maggiori imposte, fatti salvi gli esercizi in perdita. In quest’ultimo caso si dovrà rideterminare la perdita e ricalcolare le imposte, se la perdita abbia determinato l’abbattimento del reddito degli anni a seguire. Nell’articolo viene posto l’accento in merito agli effetti sugli studi di settore, in quanto il minor costo conseguente alla maggiore detrazione Iva potrebbe comportare una minore richiesta di Gerico di incremento di ricavi per le annualità interessate, ai fini del raggiungimento della congruità.

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