Italia nuovamente condannata sul caso Scoppola
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 19 luglio 2012
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La Corte europea dei diritti dell’uomo, con la sentenza pronunciata il 17 luglio 2012 sul ricorso Scoppola contro Italia (n. 4), ha condannato l’Italia per violazione dell'articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo sul divieto ai trattamenti inumani o degradanti, obbligando il nostro Paese a versare un indennizzo per i danni non patrimoniali e spese processuali sostenute dal ricorrente.
La vicenda esaminata è quella di una persona in età avanzata ed affetta da diverse patologie che, condannata all'ergastolo, era stata detenuta nel carcere di Regina Coeli.
Secondo la Corte di Strasburgo, ai sensi della Convenzione Cedu, lo Stato è tenuto a mettere in atto tutte le misure necessarie ed utili sia per evitare trattamenti degradanti che per tutelare lo stato di salute del detenuto.
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