Isee precompilato, arriva l’ok del Garante per la privacy
Pubblicato il 23 luglio 2019
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Via libera da parte del Garante per la privacy in merito allo schema di decreto predisposto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, volto a disciplinare la prima fase di applicazione della Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) precompilata a fini Isee. Secondo l’Autorità, nello schema di decreto sono state correttamente individuate, nel rispetto dei principi di privacy by design e by default, idonee garanzie per i diritti e le libertà degli interessati. Ciò alla luce soprattutto del fatto che la nuova disciplina sull'Isee ha accolto le indicazioni fornite dall'Ufficio del Garante nell'ambito dei contatti intercorsi con il Ministero del Lavoro.
Tra le novità è possibile annoverare l’obbligo, per il richiedente, di presentare apposita delega sottoscritta dagli altri soggetti maggiorenni facenti parte del proprio nucleo familiare. A darne notizia è il Garante per la protezione dei dati personali, con la newsletter n. 456 del 22 luglio 2019.
Isee precompilato, cos’è e come funziona?
La dichiarazione Isee, che diventerà precompilata a partire dal 1° settembre 2019 (con scadenza al 31 agosto di ogni anno), è predisposta - su richiesta del cittadino - dall'INPS in collaborazione con l'Agenzia delle Entrate e utilizza le informazioni presenti nel Catasto, negli archivi dell'Inps e nell'Anagrafe tributaria comprensive delle informazioni sui saldi e le giacenze medie del patrimonio mobiliare dei componenti del nucleo familiare.
Ciò consente di ridurre i tempi di rilascio della Dsu, in quanto non sarà più necessario recarsi ai Caf e esibire tutti i documenti per il relativo calcolo. Inoltre, grazie all’Isee precompilato la verifica dei requisiti della domanda di Reddito di Cittadinanza sarà più veloce, poiché il riconoscimento del beneficio avverrà in automatico da parte dello Stato.
I dati precompilati nell’Isee sono:
- il numero dei componenti del nucleo familiare;
- i dati relativi ai redditi di famiglia;
- i dati del patrimonio immobiliare;
- i dati del patrimonio mobiliare e del conto corrente;
- altri dati derivanti dall’incrocio delle banche dati dei due enti.
Il dichiarante, in ogni caso, conserva comunque la possibilità di optare per la presentazione della Dsu non precompilata.
Isee precompilato, tutte le novità
Con il provvedimento n. 136 del 20 giugno 2019, il Garante per la privacy ha espresso parere favorevole sullo schema di decreto del Ministero del Lavoro che disciplina le modalità di attuazione della prima fase di applicazione della Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) precompilata a fini Isee.
Le novità riguardano:
- i dati di riscontro da fornire all'INPS per accedere alla precompilazione dei dati stessi;
- la riduzione al minimo delle informazioni da inserire nell'attestazione Isee nei casi di mancata dichiarazione di rapporti finanziari e di difformità dei valori mobiliari dichiarati.
- l’introduzione, in favore dei cittadini, di strumenti di controllo diretti sull'uso dei propri dati a fini Isee consultando, sui siti dell'INPS e dell'Agenzia delle Entrate, i riferimenti di eventuali Dsu presentate a proprio nome.
Più in generale, in applicazione del Regolamento UE, vengono anche disciplinate le modalità con cui tutti i cittadini, in ogni momento, possono inibire all'INPS e all'Agenzia delle Entrate l'utilizzo dei loro dati nell'ambito delle dichiarazioni Isee, arginando così le possibilità di accessi indebiti da parte di terzi non autorizzati.
L’Autorità garante ha rinviato, infine, all’esame del successivo disciplinare tecnico i controlli da effettuare sull'efficacia delle garanzie a tutela dei diritti e delle libertà degli interessati.
- eDotto.com – Edicola del 19 giugno 2019 - Decreto Crescita, dietrofront su Incentivo Sviluppo Sud e Isee – Bonaddio
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