Irap, uno spiraglio con riserva
Pubblicato il 31 maggio 2007
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Una risposta del sottosegretario all’Economia, Lettieri, all’interrogazione di Maurizio Leo (An), data in commissione Finanze, spiega che le Entrate potrebbero rivedere la posizione assunta sull’Irap di autonomi e professionisti senza organizzazione. Ossia, potrebbero correggere la procedura di invio telematico delle dichiarazioni in modo da consentirla ai molti professionisti che, adeguandosi alle pronunce dei giudici di legittimità, non effettuano il versamento del tributo. Al riguardo, l’Amministrazione fiscale ha preliminarmente precisato, in merito alla definizione di “autonoma organizzazione”, che la stessa Cassazione non ha fornito puntuali ed univoche indicazioni; pertanto, allo stato, non ritiene possibile affrontare il tema dell’Irap dovuta dai professionisti basandosi sulle sole pronunce della Suprema Corte sinora depositate.
Si rammenta in questa sede che secondo le massime prevalenti dell’estremo organo giudicante, l’Imposta scatta quando l’autonomo o il professionista sia il responsabile dell’organizzazione e impieghi beni strumentali eccedenti le quantità che, per la comune esperienza, costituiscono nell’attualità il minimo indispensabile ai fini dell’esercizio dell’attività (anche in assenza di organizzazione), o si avvalga in modo non occasionale di lavoro altrui.
- ItaliaOggi, p. 33 – Unico, si lavora allo sblocco Irap - Gorret
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