Irap, liberatoria a maglie strette

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Sono 11 le sentenze depositate ieri dalla sezione tributaria della Cassazione in merito all’Irap di professionisti e autonomi. Rimane un punto fermo il fatto che lavoratori autonomi e professionisti non pagano l’imposta se non hanno un minimo di organizzazione. A tal proposito si stabilisce che perché si sia organizzazione occorre che il professionista “sia, sotto qualsiasi forma, il responsabile dell’organizzazione e non sia, quindi, inserito in strutture organizzative riferibili ad altrui responsabilità e interesse; impieghi beni strumentali eccedenti le quantità che, secondo l‘id quod plerumque accidit, costituiscono nell’attualità il minimo indispensabile per l’esercizio dell’attività anche in assenza di organizzazione oppure si avvalga in modo non occasionale di lavoro altrui”. Inoltre, è stato stabilito che i contribuenti che hanno presentato la richiesta di condono non possono ottenere il rimborso dell’Irap. Nell’articolo è riportata una tabella riassuntiva delle decisioni della Corte.  

Allegati Anche in
  • ItaliaOggi, p. 35 – Professionisti, l’Irap molla la presa – Mazzei – Gorret

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