Interessi passivi: deroga 2020 al limite della deducibilità
Pubblicato il 10 giugno 2020
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Società italiane e francesi rappresentate da Confindustria, Afep (associazione delle grandi imprese francesi) e Assonime in una lettera indirizzata al Commissario Europeo per l’Economia, nostro ex Presidente del Consiglio dei ministri, Paolo Gentiloni. Come misura d’emergenza, chiedono alla Commissione europea di avanzare proposta di una direttiva che permetta una deroga temporanea alla norma - articolo 4 della Direttiva (Ue) 2016/1164 del 12 luglio 2016 (Atad-1) - che limita la deducibilità fiscale degli interessi passivi per l’anno in corso. Invero, se la disposizione restasse com’è, gli investimenti aziendali subirebbero un danno, dal momento che la deduzione fiscale degli interessi passivi "è limitata al 30% dell’Ebida della società indebitata (sia l’Ebitda che l’indebitamento saranno fortemente influenzati durante questo difficile periodo)".
L'auspicata deroga al limite di deducibilità degli interessi passivi entro il 30% del Rol per l’esercizio 2020, renderebbe flessibili le misure adottate dagli Stati membri a livello nazionale, quindi appropriate nel fronteggiare la straordinaria situazione in cui versano le imprese.
Lo stop alla stretta sugli interessi è il passo verso il risanamento a sostegno degli investimenti, ritengono le tre sigle, che motivano con un dato previsionale allarmante le preoccupazioni sull’impatto della crisi epidemiologica da Covid-19 sugli investimenti delle società europee, che nel 2020 dovrebbero diminuire del 13,3 per cento.
- edotto.com – Edicola del 12 luglio 2019 - Consolidato e perdite pregresse. Trasferimento di eccedenze di interessi passivi – Pichirallo
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