Lavoro sommerso. INPS: disponibile la Piattaforma per la compliance
Pubblicato il 13 novembre 2024
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L’Inps, con il messaggio del 13 novembre 2024, n. 3782, nell’ambito del Progetto del PNRR, comunica il rilascio della “Piattaforma di gestione delle azioni di compliance e di contrasto al lavoro sommerso” relativa all’incrocio tra flussi UniEmens e comunicazioni obbligatorie.
Ambito di applicazione
Il decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 aprile 2024, n. 56, all’articolo 30, commi da 5 a 9, ha introdotto, dal 1° settembre 2024, una specifica disciplina in materia di promozione della compliance in ambito contributivo. L’obiettivo è di semplificare le modalità di comunicazione tra i contribuenti e l’INPS, favorendo l’assolvimento degli obblighi contributivi e l'emersione spontanea delle basi imponibili.
In particolare, l’Istituto è legittimato a inviare al contribuente, o al suo intermediario comunicazioni volte a favorire la compliance e a stimolare la correzione volontaria di irregolarità commesse nella trasmissione dei flussi contributivi.
La Piattaforma
L’Istituto ha rilasciato la “Piattaforma di gestione delle azioni di compliance e di contrasto al lavoro sommerso” che utilizza i dati presenti nel “Cruscotto di monitoraggio UniEmens/UNILAV”.
Attualmente, sono esclusi i rapporti di lavoro dipendente in agricoltura, i rapporti di lavoro del pubblico impiego e i lavoratori autonomi dello spettacolo.
La piattaforma permette di visualizzare i datori di lavoro che, secondo le comunicazioni obbligatorie, hanno rapporti di lavoro attivi ma non coperti dalla denuncia UniEmens corrispondente.
Selezionando la procedura specifica, la procedura consente di:
- di prendere in carico i datori di lavoro monitorati;
- gestire le singole pratiche selezionate;
- inviare, eventualmente, una comunicazione di compliance.
All’interno dell’applicazione, sono integrate le funzionalità di comunicazione bidirezionale del “Fascicolo elettronico del contribuente”, che permettono l’invio delle lettere attraverso l’oggetto specifico “Confronto UniEmens-UNILAV”, selezionabile tra quelli afferenti alle attività di vigilanza documentale.
Il contribuente, o gli intermediari muniti di delega attiva, possono a loro volta fornire all’Istituto
eventuali giustificativi della mancata corrispondenza tra quanto dichiarato in Unilav e quanto trasmesso all’INPS, utilizzando il medesimo oggetto per l’invio di una comunicazione tramite “Cassetto previdenziale aziendale.
Adempimenti del datore di lavoro
I datori di lavoro destinatari della lettera di invito alla compliance devono, per i soli rapporti di lavoro indicati nella lettera, inviare un flusso UniEmens utilizzando il tipo di regolarizzazione RE, avente il significato di “REGOLARIZZAZIONE DA COMPLIANCE - EVASIONE’”.
Per la corretta trasmissione dei flussi di regolarizzazione è obbligatorio valorizzare l’elemento <IdentAtto> della sezione <DenunciaIndividuale> con il protocollo della lettera di compliance ricevuta tramite Comunicazione bidirezionale con formato INPS.CMBD1.gg/mm/aaaa.xxxxxxx e inserire, inoltre, la data di notifica della lettera di compliance nell’elemento <DataAtto> con formato AAAAMMGG.
Termini e sanzioni
Entro 30 giorni dalla ricezione della comunicazione, Il contribuente può fare pervenire all’Istituto i fatti, gli elementi e le circostanze da quest’ultimo non conosciuti.
La regolarizzazione e il pagamento entro il termine sopra indicato dà luogo all’applicazione di sanzioni civili in misura ridotta rispetto al regime ordinario:
- in caso di evasione contributiva, vien applicata una sanzione civile annuale pari al tasso ufficiale di riferimento maggiorato di 5.5 punti che non può in ogni caso essere superiore al 40 per cento dei contributi o premi non corrisposti entro la scadenza di legge;
- in caso di omissione contributiva, la sanzione è pari, su base annua, al tasso ufficiale di riferimento, senza superare il 40 per cento dei contributi o premi non corrisposti entro la scadenza di legge;
In caso di pagamento rateale, l’applicazione della sanzione in misura ridotta è subordinata al versamento della prima rata.
La mancata regolarizzazione e il mancato pagamento entro i termini stabiliti, comportano l’invio, da parte dell’INPS, di una notifica al contribuente dell’importo della contribuzione omessa, con conseguente applicazione di sanzioni civili del 30 per cento su base annua, senza tuttavia superare il 60 per cento dei contributi o premi non corrisposti entro la scadenza di legge.
ATTENZIONE: In attesa di un successivo messaggio INPS che comunichi l’aggiornamento della procedura internet “Compilazioni on-line”, la procedura è comunque già utilizzabile per le denunce aziendali nel periodo oggetto di regolarizzazione.
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