Indagini bancarie poco “riservate”

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Dalla riforma dell'accertamento introdotta nel 1992, è scaturita la nuova procedura - operante dal prossimo 1° marzo - di richiesta e risposta telematica delle informazioni finanziarie per i contribuenti sottoposti ad accertamento, verso i quali il Fisco ritenga di derogare al segreto bancario per conoscere dove l'indagato intrattiene rapporti di natura finanziaria. A tal fine è anche stata ampliata la platea dei soggetti tenuti a rispondere alle richieste di informazione finanziaria, impiegando un nuovo sistema di collegamento telematico, nel quale dovranno inserirsi altri soggetti, oltre agli istituti bancari e postali, ovvero 14 categorie di operatori (elencati nella tabella contenuta nel provvedimento agenziale 22 dicembre 2005), tra cui le fiduciarie e i soggetti di cui all'articolo 113 del Testo unico bancario, qualificati come holding di partecipazione o "casseforti di famiglia".   

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