Imu terreni agricoli montani, salvi a sorpresa i contribuenti di circa 900 Comuni
Autore: Roberta Moscioni
Pubblicato il 09 febbraio 2015
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Scade domani, 10 febbraio 2015, il termine per pagare l’Imu sui terreni ex montani, ormai non più esenti, e per stabilire quali sono i contribuenti che devono versare e in che misura si deve tener conto dei criteri indicati dal Dl n. 4/2015, che richiama la classificazione Istat dei Comuni “montani”.
Il provvedimento stabilisce che l’esenzione dal pagamento dell’imposta riguarda tutti proprietari di terreni agricoli situati nei Comuni “montani” e nei Comuni “parzialmente montani”, se posseduti da coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali (IAP). Al contrario, in tutti i Comuni classificati dall’Istat come “non montani”, i proprietari di terreni agricoli dovranno invece pagare regolarmente.
Clausola di salvaguardia
Tuttavia vi è la possibilità di salvarsi in extremis dal pagamento dell’imposta, se si verifica che si era esentati in base alle regole del precedente decreto ministeriale del 28 novembre 2014. Così, i proprietari di terreni, che in base al Dl 4/2015 rientrano nel novero dei contribuenti tenuti al pagamento, possono effettuare una verifica in più e vedere se in base ai criteri del precedente Dm 28/11/2014 erano, invece, esentati.In tal caso, essi potranno evitare, grazie ad una clausola di salvaguardia, il pagamento in scadenza il 10 febbraio relativo all’anno d’imposta 2014, mentre a partire dal prossimo anno (con riferimento all’anno d’imposta 2015) dovranno applicare i criteri del più recente decreto legge e, dunque, pagare regolarmente l’Imu.
Incrociando le disposizioni dei due decreti potrebbero così giungere delle sorprese.
Dall’incrocio dei due elenchi elaborati dall’Istat per il decreto Imu di fine 2014, che basava l’esenzione sulle altitudini, e per quello più recente del 2015, che ha introdotto la classificazione sintetica, si evidenzia una esenzione a sorpresa per 895 comuni, i cui contribuenti domani possono così evitare di correre alla cassa.
Ma non è tutto, i due provvedimenti hanno evidenziato anche altri tipi di esenzione, che riguardano solo alcune categorie di contribuenti. Per esempio, possono evitare di pagare l’Imu il 10 febbraio 2015 anche i coltivatori diretti e gli IAP che hanno pagato regolarmente nel 2014 in base alle vecchie regole e ora sono considerati esentati perché possiedono terreni in un Comune parzialmente montano.
Calcolo dell’aliquota
I proprietari dei terreni agricoli chiamati a pagare l’Imu il 10 febbraio dovranno calcolare l’importo dovuto in base all’aliquota standard statale del 7,6 per mille. Fanno eccezione solo pochi Comuni che hanno già deciso delle aliquote “specifiche” su misura per i terreni.- Il Sole 24 Ore, p. 8 - L’Imu agricola «perdona» in extremis 900 Comuni - Dell’Oste, Finizio - rassegnastampa.gabetti.it
- eDotto.com – Edicola 26 gennaio 2015 - Imu terreni montani. In "Gazzetta" il decreto che ridefinisce i parametri di esenzione – Moscioni
- Il Sole 24 Ore, p. 8 - Il tetto all’aliquota non è assoluto
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