Impresa familiare, stop a cani e gatti (per ora)
Pubblicato il 12 ottobre 2017
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Questa volta ci troviamo dinanzi a un accertamento ispettivo davvero strambo. Una segnalazione ha condotto un paio di ispettori, coppia più o meno fissa nel lavoro e nella vita, nello studio “Nunziato, il parentalista-scienziato”. Non si capisce bene cosa faccia il sedicente professionista, ecco perché arriva la coppia di fatto dell’Ispettorato.
“Oggigiorno bisogna specializzarsi per vivere. Sono un pensionato, non sono iscritto a nessun albo professionale né effettuo alcun adempimento in materia di lavoro, previdenza ed assistenza sociale – esordisce Nunziato – ho solo una grande “esperienza familiare e parentale”: ho tre matrimoni alle spalle, quattro convivenze, due figli riconosciuti …e mi fermo qua!”.
“Scusi, ma cosa significa “esperienza familiare e parentale”? Può essere più preciso? Che compiti svolge esattamente? Che parcelle chiede?”, domandano attoniti gli ispettori.
“Fornisco consigli basati sulle mie conoscenze scientifiche in modo assolutamente gratuito; sbaglio o la Costituzione tutela i diritti della famiglia? Qui si presentano persone di ogni tipo, tutti vogliono costituire imprese familiari: col cognato, con la nuora, col figlio in affido del cugino, col pronipote minorenne del compagno, con la bambina adottata della convivente... – risponde Nunziato – ancora non ho avuto richieste di imprese familiari con cani e gatti, ma in ogni caso sto studiando per essere pronto in ogni occasione!”.
“Ma si rende conto che la materia è disciplinata dal Codice Civile (artt. 230bis e 230ter) e da numerose disposizioni operative (ad es. Inps, circolare n. 66/2017)? Mica può dire quello che vuole…”, ribattono sbigottiti gli ispettori.
“So tutto, tranquilli, ma ormai sono concetti sorpassati… – ribatte Nunziato sicuro di sé – La Cassazione ha permesso a una ragazza sedicenne di lavorare nell’impresa familiare senza assolvimento dell’obbligo scolastico, solo perché “parente del compagno” della socia accomandataria (Corte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 41591 depositata il 13/09/2017)… Abbiamo superato la Nutella, che mondo sarebbe senza giurisprudenza?”.
Le considerazioni espresse sono frutto esclusivo dell’opinione degli autori e non impegnano l’amministrazione di appartenenza
Ogni riferimento a persone esistenti e/o a fatti realmente accaduti è puramente casuale
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