Impianti agrivoltaici per energia pulita, firmato il decreto
Pubblicato il 05 maggio 2023
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Firmato dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, il decreto di attuazione del PNRR per lo sviluppo degli impianti agrivoltaici.
Il testo è stato trasmesso alla Commissione europea lo scorso 14 aprile: si dovrà attendere il via libera definitivo da Bruxelles per l’effettiva entrata in vigore.
Il provvedimento, in esecuzione del Dlgs n. 199/2021, che attua in Italia la Direttiva europea sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, definisce i criteri e le modalità per incentivare la realizzazione di sistemi agrivoltaici di natura sperimentale, in coerenza con le misure di sostegno agli investimenti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Il Pnrr attribuisce a questo investimento risorse per quasi un miliardo e cento milioni di euro.
Obiettivo della misura incentivante è quello di facilitare l’autonomia energetica del nostro Paese che si costruisce anche puntando sulla vocazione agricola nazionale. Secondo Pichetto: “Oggi la sfida è far coesistere nei campi l'eccellenza agricola con soluzioni nuove per generare energia pulita, aprendo opportunità di crescita del settore nel segno della sostenibilità e dell'attenzione all'ambiente".
Sistema agrivoltaico avanzato, cosa è
In base alle definizioni rese nell’ambito dello stesso decreto ministeriale, si definisce impianto agrivoltaico di natura sperimentale quell’impianto che adotta congiuntamente soluzioni integrate innovative con montaggio dei moduli elevati da terra, anche prevedendo la rotazione dei moduli stessi (comunque in modo da non compromettere la continuità delle attività di coltivazione agricola e pastorale) e sistemi di monitoraggio, sulla base di linee guida adottate dal Crea in collaborazione con il Gse.
Invece, per sistema agrivoltaico (o sistema agrivoltaico avanzato), di intende un sistema complesso composto dalle opere necessarie per lo svolgimento di attività agricole in una data area e da un impianto agrivoltaico avanzato installato su quest’ultima che, attraverso una configurazione spaziale ed opportune scelte tecnologiche, integri attività agricola e produzione elettrica, e che ha lo scopo di valorizzare il potenziale produttivo di entrambi i sottosistemi, garantendo comunque la continuità delle attività agricole proprie dell'area.
NOTA BENE: Gestore dell'intera misura e dell'accesso al meccanismo incentivante è il Gestore servizi energetici (Gse).
Incentivi per agrivoltaico, soggetti beneficiari
L’accesso agli incentivi per l’agrivoltaico è riservato:
1) agli imprenditori agricoli ex art. 2135 del codice civile, in forma individuale o societaria, anche cooperativa; alle società agricole; alle cooperative o loro consorzi; alle associazioni temporanee di imprese agricole;
2) alle associazioni temporanee di imprese, che includano almeno un soggetto di cui al punto precedente.
ATTENZIONE: L’accesso ai meccanismi incentivanti di cui al presente decreto è riservato:
- a seguito di iscrizione in appositi registri, nel limite del contingente di 300 MW, agli impianti agrivoltaici di potenza fino a 1 MW nella titolarità dei soggetti di cui al suddetto punto 1;
- a seguito di partecipazione a procedure pubbliche competitive, nel limite del contingente di 740 MW, agli impianti agrivoltaici di qualsiasi potenza nella titolarità dei soggetti di cui suddettop unto 2.
Agrivoltaico, come accedere agli incentivi
Ai sistemi agrivoltaici che rispettano i requisiti stabiliti dal presente decreto, è riconosciuto un incentivo composto da:
- un contributo in conto capitale nella misura massima del 40 per cento dei costi ammissibili;
- una tariffa incentivante applicata alla produzione di energia elettrica netta immessa in rete.
NOTA BENE: La tariffa sarà di 93 euro/MWh per gli impianti fino a 300 kW di potenza e di 85 euro/MWh per gli impianti più grandi.
Per la concessione di contributi in conto capitale sono utilizzate le risorse finanziarie pari a 1.098.992.050,96 euro attribuite all’Investimento 1.1 (Sviluppo agro-voltaico) appartenente alla Missione 2 (Rivoluzione verde e Transizione ecologica), Componente 2 (Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile), del PNRR.
L’accesso agli incentivi per gli impianti agrivoltaici, avviene attraverso la partecipazione a procedure pubbliche, distinte in registri e aste, bandite dal GSE nel corso del biennio 2023-2024, in cui vengono messi a disposizione, periodicamente, contingenti di potenza, eventualmente incrementati dalle quote di risorse e contingenti non assegnati nelle procedure precedenti.
ATTENZIONE: Le suddette procedure si svolgono in forma telematica nel rispetto dei principi di trasparenza, pubblicità, tutela della concorrenza e secondo modalità non discriminatorie.
Ciascuna procedura prevede un periodo di apertura dei bandi di sessanta giorni, nel quale i proponenti possono presentare domanda di accesso agli incentivi. Le graduatorie sono pubblicate entro i novanta giorni successivi alla chiusura di ogni singola procedura.
Modalità di erogazione delle tariffe incentivanti
Il GSE, a decorrere dalla data di entrata in esercizio commerciale, eroga gli incentivi secondo le seguenti due modalità:
- per gli impianti di potenza non superiore a 200 kW, il GSE provvede direttamente al ritiro e alla vendita dell’energia elettrica, erogando, sulla produzione netta immessa in rete, la tariffa spettante in forma di tariffa omnicomprensiva. I soggetti titolari possono richiedere, in alternativa, l’applicazione del regime di cui alla lettera b);
- per gli impianti di potenza superiore a 200 kW, l’energia elettrica prodotta resta nella disponibilità del produttore, che provvede autonomamente alla valorizzazione sul mercato. Il GSE calcola la differenza tra la tariffa spettante e il prezzo di mercato dell’energia elettrica di riferimento e:
1) ove tale differenza sia positiva, eroga gli incentivi applicando una tariffa premio, pari alla predetta differenza, sulla produzione netta immessa in rete;
2) nel caso in cui tale differenza risulti negativa, conguaglia o provvede a richiedere al soggetto titolare gli importi corrispondenti.
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