Welfare nei Ccnl, il caso apripista del contratto Metalmeccanici
Pubblicato il 24 ottobre 2023
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Sempre più spesso il welfare aziendale si fa largo all’interno dei contratti collettivi, configurandosi non solo come una misura di sostegno del reddito del lavoratore ma anche come un’opportunità per aumentare il benessere all’interno dell’azienda.
L’attenzione alle politiche di welfare è diventata infatti talmente centrale che, in sede di rinnovo di alcuni Ccnl, anche le parti sociali hanno riconosciuto le possibilità di sviluppo di tale strumento; precursore in tal senso è stato il Ccnl Metalmeccanici e, subito dopo, altri che hanno previsto strutturalmente misure di welfare obbligatorie per tutte le aziende del comparto.
I vantaggi del welfare nei CCNL
Dal punto di vista fiscale, i vantaggi sono evidenti sia per le aziende che per i lavoratori: l’importo destinato a welfare è infatti esente da imposte e contributi, non costituendo reddito da lavoro dipendente.
Altrettanto rilevante, e da non sottovalutare, è come il welfare favorisca la soddisfazione e la fedeltà dei dipendenti, aumentandone la produttività e contribuendo al bilanciamento lavoro - vita privata e al loro benessere complessivo.
Il welfare nel Ccnl Metalmeccanica industria
Paradigmatico in tal senso, e apripista per alcuni contratti di altri settori, è il Ccnl Metalmeccanica industria del 5 febbraio 2021 che, all’art. 17, dispone che entro il 1° giugno di ciascun anno le aziende devono mettere a disposizione dei lavoratori strumenti di welfare del valore di 200 euro da utilizzare entro il 31 maggio dell’anno successivo.
Si tratta di un diritto riconosciuto a tutti i dipendenti non in prova in forza al 1° giugno di ciascun anno o successivamente assunti entro il 31 dicembre, anche a tempo determinato se abbiano maturato almeno tre mesi di anzianità di servizio nel corso di ciascun anno solare.
Sono esclusi solo i lavoratori in aspettativa non retribuita né indennizzata nel periodo 1° giugno - 31 dicembre di ciascun anno.
Resta fermo il diritto per i lavoratori di destinare i 200 euro al Fondo Cometa o al Fondo mètaSalute.
Quali beni e servizi welfare scegliere?
Per la scelta di quali beni e servizi da offrire ai propri dipendenti per erogare il welfare contrattuale l’azienda deve necessariamente confrontarsi con operatori specializzati per
individuarli nel modo più coerente possibile con le esigenze dei lavoratori, della propria organizzazione e del territorio.
Solitamente vengono scelti beni e servizi in natura quali voucher, buoni spesa, buoni pasto, ma ci sono altre soluzioni che possono essere utili non solo ai dipendenti, ma anche venire incontro ad esigenze ed obiettivi aziendali.
Servizi di asilo nido o baby sitter, ad esempio, consentono di sollevare i dipendenti da carichi extra lavorativi spesso causa di assenteismo, solo per fare un esempio.
Ccnl Metalmeccanica industria, qualche esempio pratico
Ampia è la scelta di beni e servizi a disposizione dei lavoratori, tutti erogabili anche tramite utilizzo di piattaforma elettronica ed elencati nel Ccnl Metalmeccanica industria con valore esemplificativo e non esaustivo:
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