Il lavoro accessorio muove i primi passi

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Il decreto ministeriale del 30 settembre scorso, relativo alla tipologia contrattuale del lavoro accessorio, prevede: che il valore nominale del buono sia pari a 10,00 euro; che il concessionario, in sede di pagamento delle spettanze, trattiene, a titolo di rimborso, il 5% del valore nominale del buono; che le aree attraverso cui viene avviata una prima fase di sperimentazione delle prestazioni di lavoro accessorio sono Verbania, Milano, Varese, Treviso, Bolzano, Venezia, Lucca, Latina, Bari e Catania; che la scelta del concessionario del servizio per la sperimentazione è effettuata con una gara al cui espletamento provvede Italia Lavoro Spa.

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