Il Fisco locale cerca correzioni

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Ieri, il Governo si è trovato dinanzi alla necessità di affrontare il question time (in Aula e in Commissione Finanze alla Camera) sul caso delle addizionali per gli enti locali. Tra i nodi irrisolti, che hanno richiesto l’intervento di un tavolo di esperti, si segnalano i seguenti tre.

 

- In primo luogo, le questioni legate alle anomalie del prelievo per chi ha carichi familiari e la riduzione dei trasferimenti agli enti in seguito all’aumento di gettito locale legato alla sostituzione delle deduzioni dall’imponibile con le detrazioni. Un gruppo di deputati ha chiesto se fosse possibile prevedere una minore riduzione dei trasferimenti per “minimizzare l’incremento delle aliquote delle addizionali”.

– Resta da chiarire, poi, se i Comuni possono introdurre aliquote progressive. Negli elenchi ufficiali delle aliquote delle addizionali locali deliberate entro il 15 febbraio hanno trovato spazio le aliquote differenziate. Non si specifica quante debbano essere le aliquote (una o più di una come accade per le Regioni).     

- La rimodulazione degli assegni familiari prevista dalla Finanziaria 2007 rivela un’anomalia per i nuclei familiari che hanno al loro interno persone disabili. L’aggiornamento degli importi ha riguardato solo alcune tipologie di famiglie, ma non, per esempio, altre tipologie di nuclei con figli, tra cui gli inabili maggiorenni.

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