Il falso in bilancio ritorna ai giudici

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costituzionale, con l'ordinanza n. 70 depositata il 24 febbraio, ha rinviato ai Tribunali interessati la valutazione sulle rilevanze nel falso in bilancio delle eccezioni di costituzionalità sollevate dai giudici di Palermo e Napoli. Essa ha invitato tali giudici a riesaminare le norme dopo le modifiche apportate dalla legge sulla tutela del risparmio (legge 262/2005), che introduce delle novità, ovvero l'aumento della pena comminata nell'ipotesi di cui all'articolo 2621 del Codice civile, l'introduzione (in relazione alla fattispecie di cui all'articolo 2622 del Codice civile) dell'aggravante del grave danno ai risparmiatori nelle società quotate e l'applicazione, nei confronti dei soggetti attivi che abbiano falsificato le comunicazioni sociali al di sotto delle soglie, di una sanzione amministrativa e di rilevanti sanzioni interdittive. Saranno dunque i giudici di merito a valutare se tali novità abbiano inciso sulle eccezioni di costituzionalità sollevate. 

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