Il decreto su Ias e Ires rafforza l’antielusione

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Il decreto sul riallineamento tra i principi contabili Ias e la tassazione Ires è tornato all’esame del Consiglio di Stato con alcune novità importanti:

- la salvaguardia della validità della clausola antielusiva;

- l’introduzione della clausola del beneficiario effettivo per alcune operazioni individuate dal provvedimento.

Se tutto andrà bene, il decreto potrebbe venir pubblicato nella “Gazzetta Ufficiale” entro la fine dell’anno, a meno che non si renderanno necessarie altre correzioni. Al provvedimento si va affiancando la manovra di “riallineamento” che dà la possibilità, in via facoltativa e onerosa, di rimettere in linea valori civilistici e fiscali e che troverà quasi certamente spazio nel decreto legge in fase di preparazione contenente gli aiuti alle famiglie e alle imprese. Per far fronte alle emergenze causate dalla crisi economica-finanziaria, il varo del decreto è atteso già alla fine della settimana. Il nuovo provvedimento di conciliazione tra Ias e Ires dovrebbe mostrare la nuova correzione antielusiva e cioè dovrebbe prevedere, ricorrendone i presupposti, l’applicazione delle disposizioni dell’articolo 37-bis del Dpr 600/1973. In caso di attribuzioni di proventi e oneri a un soggetto diverso dal beneficiario, infatti, l’Amministrazione finanziaria dovrebbe verificare la buona fede dell’operazione e scongiurare che il tutto venga fatto solo per beneficiare, dal punto di vista fiscale, delle regole fissate dai principi contabili internazionali e che ora vengono “stabilizzate” dal decreto Ias. Lo scopo è quello di mettere in luce le triangolazioni che potrebbero favorire attribuzioni fittizie a soggetti terzi di proventi e oneri.

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