Il Codice ancora disatteso

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A distanza di oltre due anni dall’ approvazione del Codice dell’amministrazione digitale, la sua applicazione procede con estrema difficoltà tra i ritardi nell’emanazione dei provvedimenti attuativi e le reticenze delle Amministrazioni nel promuovere l’innovazione per imprese e cittadini. È necessario che, il prima possibile, vengano definite regole tecniche in merito all’adozione della firma digitale; all’adozione di posta elettronica certificata; alla produzione, gestione e conservazione di documenti e archivi informatici; all’attuazione di azioni di dematerializzazione di documenti; alla diffusione di un sistema unico basato su Cie.

In merito a questa situazione, sottolinea l’importanza della definizione di queste regole, che consentirebbe alle imprese e ai professionisti di poter gestire elettronicamente la formazione e l’invio delle fatture. La fattura elettronica, disciplinata dall’articolo 21 del Decreto Iva, richiede un intervento dell’emittente che deve assicurare l’attestazione della data, l’autenticità dell’origine e l’integrità del contenuto, attraverso l’apposizione su ciascuna fattura del riferimento temporale e della firma elettronica qualificata dell’emittente o attraverso sistemi Edi di trasmissione elettronica. La fatturazione elettronica consentirebbe un evidente risparmio di spazio per la gestione degli archivi e una notevole riduzione dei tempi per le operazioni di ricerca dei documenti e per i controlli fiscali.

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