I piani di risanamento prima del fallimento
Autore: Gioia Lupoi
Pubblicato il 28 dicembre 2009
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Risultano ancora poco usati in caso di crisi d’impresa i piani di risanamento, costituiti da piani attestati e accordi di ristrutturazione. Sono alternativi al concordato stragiudiziale ed entrambi sono caratterizzati da una relazione redatta da un professionista. Producono l’effetto di impedire l’esercizio dell’azione revocatoria, tuttavia bisogna considerare che l’esito positivo della maggior liquidità possa essere vanificato dal prelievo fiscale. Infatti, il Tuir ancora non contempla le nuove armi della legge fallimentare, dunque non offre tutele ai debitori circa l’insorgenza di imponibile, come invece succede per il fallimento, il concordato fallimentare e quello preventivo.
- Il Sole 24 Ore – Norme e tributi, p. 3 – La cessione del “ramo” agevola il risanamento – P. Men.
- Il Sole 24 Ore – Norme e tributi, p. 3 – Possesso triennale: ok alla rateazione – Ranocchi, Valcarenghi
- Il Sole 24 Ore – Norme e tributi, p. 3 – Non c’è solo il concordato - Meneghetti
- Il Sole 24 Ore – Norme e tributi, p. 3 – Rinuncia al credito senza rischi elusivi – Pellegrino
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