Giudizio inutile? Al Comune toccano le spese
Autore: eDotto
Pubblicato il 05 maggio 2008
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La Ctp di Pisa (sent. n. 14/4/08, depositata lo scorso 18 febbraio) ha condannato il Comune a rifondere le spese legali sostenute dal contribuente per il processo tributario, in quanto non ha attivato, con sollecitudine, la procedura di autotutela richiesta.
Nel caso di specie, il Comune di Pisa aveva notificato al cittadino l’avviso di liquidazione con cui si chiedeva il pagamento dell’Ici, prontamente contestato dal contribuente che allegava le ricevute dei versamenti effettuati. Nell’inerzia dell’Ente locale a rispondere in tempo utile, il cittadino ha instaurato il giudizio, chiedendo l’annullamento dell’atto impugnato, con soccombenza delle spese di lite. Il Comune è stato condannato, sia perché non ha giustificato l’avvio dell’infondata procedura di liquidazione, sia perché non ha evitato l’instaurazione dell’inutile giudizio tributario attraverso la procedura di autotutela richiesta dal contribuente.
Nel caso di specie, il Comune di Pisa aveva notificato al cittadino l’avviso di liquidazione con cui si chiedeva il pagamento dell’Ici, prontamente contestato dal contribuente che allegava le ricevute dei versamenti effettuati. Nell’inerzia dell’Ente locale a rispondere in tempo utile, il cittadino ha instaurato il giudizio, chiedendo l’annullamento dell’atto impugnato, con soccombenza delle spese di lite. Il Comune è stato condannato, sia perché non ha giustificato l’avvio dell’infondata procedura di liquidazione, sia perché non ha evitato l’instaurazione dell’inutile giudizio tributario attraverso la procedura di autotutela richiesta dal contribuente.
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