Garanzie europee ai consumatori
Autore: eDotto
Pubblicato il 24 aprile 2009
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Con sentenza depositata ieri nella causa C-509/07, la Corte di giustizia, pronunciandosi su una questione pregiudiziale relativa all'interpretazione della direttiva del credito al consumo (87/102/Cee) sollevata dal Tribunale di Bergamo, ha spiegato che, contrariamente a quanto previsto dalla normativa italiana, non è necessaria la presenza di un rapporto di esclusiva tra venditore e creditore perché il consumatore possa esercitare, con ricorso, il diritto di risoluzione del contratto ed ottenere la restituzione delle somme già versate al creditore inadempiente.
Con altra pronuncia (causa C- 261/06) - sempre in materia di diritti dei consumatori - la Corte europea è invece intervenuta sulla corretta applicazione della direttiva sulle pratiche commerciali sleali, ricordando come gli Stati membri non possono adottare misure più restrittive di quelle definite dalla detta direttiva e ciò nemmeno per garantire una maggiore tutela dei consumatori.
Con altra pronuncia (causa C- 261/06) - sempre in materia di diritti dei consumatori - la Corte europea è invece intervenuta sulla corretta applicazione della direttiva sulle pratiche commerciali sleali, ricordando come gli Stati membri non possono adottare misure più restrittive di quelle definite dalla detta direttiva e ciò nemmeno per garantire una maggiore tutela dei consumatori.
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