Fisco/GDF, nuova operazione congiunta su banche e intermediari finanziari
Autore: Roberta Moscioni
Pubblicato il 01 agosto 2012
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Prosegue da parte del Fisco l’azione di controlli facente parte del più vasto piano di verifiche attinenti le comunicazioni trasmesse all’Anagrafe tributaria. A partire, ora, un’azione congiunta dei militari della Guardia di finanza e dei funzionari dell’Agenzia delle Entrate con lo scopo di verificare il corretto adempimento degli obblighi di comunicazione da parte di banche ed intermediari finanziari circa i rapporti intrattenuti con i clienti e le operazioni svolte al di fuori dei rapporti continuativi, secondo quanto previsto dalla legge n. 248/2006 e dal decreto legislativo n. 231/2007.
Come si legge in un comunicato stampa congiunto del 31 luglio 2012, non è la prima volta che le Fiamme gialle e l’Agenzia si trovano insieme per affrontare questo tipo di verifiche: la prima tranche è iniziata nell’ottobre del 2009 e ha visto effettuare controlli su 76 filiali di banche svizzere oltre che su sedi aperte da diversi istituti di credito nei dintorni di San Marino. Ora, le verifiche si sono concentrate su ben sei regioni: Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio, Campania, Calabria e Sicilia.
Scopo dei controlli è quello di incrementare le informazioni contenute nell’Archivio dei rapporti finanziari, creato appositamente per rafforzare il contrasto all’evasione fiscale. Ad oggi, nell’Archivio sono presenti più di un miliardo di dati tra rapporti, operazioni extra-conto e deleghe. Specificatamente, la banca dati dei rapporti finanziari contiene tutte le comunicazioni relative ai rapporti continuativi intrattenuti con la clientela esistenti, a partire dal 1° gennaio 2005; alle cosiddette operazioni extra-conto, ossia poste in essere al di fuori di un rapporto continuativo, a partire dal 1° gennaio 2005; ai rapporti diversi da quelli intrattenuti con i titolari dei rapporti continuativi o delle stesse operazioni extra-conto (procure e deleghe).
I dati contenuti nell’Archivio sono a completa disposizione degli ispettori del Fisco e devono essere tali da poter evidenziare tutte quelle situazioni che sono a rischio evasione. Gli intermediari finanziari sono tenuti mensilmente a comunicare i suddetti dati all’Archivio dei rapporti, in via telematica.
Si ricorda che, ad oggi, sono circa 13 mila i soggetti obbligati tra cui: banche, Poste italiane per le attività finanziarie, imprese di investimento, organismi e società di gestione del risparmio e ogni altro operatore finanziario.
- Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 19 - Il Fisco «ritorna» in banca - Bellinazzo
- ItaliaOggi, p. 27 - Banche e intermediari al setaccio - Bongi
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