Limiti alle compensazioni fiscali: l'occhio del Fisco su quelle "a rischio"
Pubblicato il 04 ottobre 2018
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La compensazione è uno strumento che permette di ottimizzare le disponibilità finanziarie dei contribuenti; un meccanismo che tuttavia prevede diverse limitazioni che rischiano, in alcuni casi, di comprometterne lo stesso utilizzo per il timore dell’utilizzatore e del professionista, che lo assiste, d’incorrere nell’irrogazione delle pesanti sanzioni previste.
Negli ultimi anni, le compensazioni sono state oggetto di numerosi interventi normativi: l’ultimo riguarda la lotta ai “finti” crediti che diventerà operativo dal prossimo 29 ottobre 2018.
L’Agenzia delle Entrate, in particolare, potrà sospendere le deleghe di pagamento, con crediti incerti o “a rischio”. I criteri e le modalità per la sospensione dei modelli F24, che contengono compensazioni con profili di rischio, sono definiti nel provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 28 agosto 2018.
Prima di quest’ultima novità, diverse sono state le iniziative che hanno portato a delle limitazioni delle compensazioni allo scopo di contenere le frodi: una di queste è l’istituzione del limite di 5mila euro per le compensazioni orizzontali a partire del 24 aprile 2017, superato tale importo scatta l’obbligo del visto di conformità per l’utilizzo dei crediti per Iva, per imposte sui redditi e ritenute.
Il limite di 5mila euro si riferisce ai singoli crediti che emergono dalla dichiarazione, resta fermo il limite di 50mila euro per i crediti Iva annuali delle cosiddette start up innovative.
Per effettuare le compensazioni, i contribuenti titolari di partita Iva devono usare i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, sia per i crediti Iva, sia per gli altri crediti per imposte sui redditi, Irap, ritenute, addizionali, imposte sostitutive e crediti da indicare nel quadro RU del modello Redditi.
I contribuenti non titolari di partita Iva, che presentano il modello F24 con crediti in compensazione, ma che presentano un saldo finale maggiore di zero, possono presentare il modello mediante i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, F24 web, F24 online, F24 cumulativo, F24 addebito unico, oppure mediante i servizi di internet banking.
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