Fatturazione elettronica: persone fisiche con area dedicata nella precompilata. Commercialisti su moratoria sanzioni
Pubblicato il 16 novembre 2018
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In vista del prossimo avvio della fatturazione elettronica continuano i chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate. Ultima, l’occasione del videoforum organizzato da Italia Oggi con la collaborazione di Teamsystem.
L’Amministrazione finanziaria e Sogei hanno risposto ieri ai quesiti giunti da 108 sedi degli Ordini dei Consulenti del lavoro e dei Dottori Commercialisti, che hanno dato la possibilità ai propri iscritti di seguire in diretta i lavori.
A fine giornata, sono arrivate 302 mail dai professionisti con oggetto varie richieste di chiarimenti a riprova della fortissima attenzione che si sta catalizzando intorno al tema della fatturazione elettronica.
Di seguito alcune delle risposte offerte sul tema.
Fattura differita e pro forma
La regola dell’emissione della fattura immediata, con possibilità - dal 1° luglio2018 - di emettere il documento entro 10 giorni dal momento di effettuazione, può non essere sufficiente per i professionisti ad evitare la tardiva emissione della fattura, soprattutto nel caso in cui il pagamento di una prestazione avvenga durante il periodo estivo, quando il prestatore è in vacanza.
Per ovviare a tale inconveniente, il professionista può ricorrere all’emissione della fattura differita entro il mese, purché la prestazione sia individuabile con un documento idoneo. Specifica, ora, l’Agenzia che un documento idoneo può essere l’avviso di parcella o la fattura pro-forma.
Numerazione consecutiva delle fatture
Si conferma quanto già dichiarato con precedenti documenti di prassi circa l’obbligo di numerazione della fattura. Tale numerazione può essere consecutiva, a condizione che sia garantita l'identificazione “univoca” della fattura, a prescindere dalla natura del documento (analogico o elettronico). Ne deriva che le fatture, indistintamente, possono riportare numeri consecutivi a prescindere che la prima sia elettronica e le successive siano analogiche, senza obbligo di tenere registri sezionali.
No obbligo di registri sezionali Iva
Sempre con riferimento alla equiparazione tra le fatture analogiche e quelle elettroniche, specifica l’Agenzia che i contribuenti non sono obbligati alla tenuta di registri sezionali o sotto sezionali, in caso di contestuale presenza di fatture elettroniche e di fatture analogiche, ai fini della registrazione e della conservazione di entrambe le tipologie di documento, ai sensi dell'art. 39, dpr 633/1972.
Modelli polivalenti sono utilizzabili esclusivamente da soggetti esonerati dalla fatturazione elettronica.
Fattura elettronica per le persone fisiche
Dal direttore di Sogei la precisazione che già dall'anno prossimo anche le persone fisiche potranno vedere le fatturazioni elettroniche digitali, che saranno visionabili in un'area dedicata della precompilata. Si sta lavorando, infatti, a mettere a disposizione un'area dedicata alla fatturazione elettronica in cui la persona fisica potrà visionare i documenti emessi con i propri dati. A tal fine, da fine novembre, saranno rilasciate altre due versioni dell'App.
Soggetti identificati e operazioni Iva
Il Dl n. 119/2018 ha escluso dal perimetro soggettivo della fatturazione elettronica i soggetti identificati. Specifica ora l’Amministrazione finanziaria quale è l’esatta posizione che tali soggetti devono assumere nel caso in cui rivestano il ruolo di cessionari o committenti di un soggetto passivo d’imposta nazionale.
Richiamando il provvedimento direttoriale del 30 aprile 2018, si precisa che ai fini della trasmissione delle fatture ai suddetti soggetti (insieme ai soggetti minimi, forfettari e in regime di vantaggio), i cedenti/prestatori invieranno una vera e propria fattura elettronica tramite lo Sdi con un codice destinatario convenzionale a 7 zeri, a meno che il soggetto identificato non comunichi uno specifico indirizzo telematico Pec o codice destinatario, ottenuto previo accreditamento al sistema da parte del cliente o dell’intermediario che riceve per suo conto.
Le fatture elettroniche saranno, poi, messe a disposizione nelle loro specifiche aree riservate. Inoltre, si rende opportuno per il fornitore consegnare ai soggetti identificati copia cartacea.
Infine, si è anche chiarito che i soggetti identificati in Italia (anche mediante rappresentante in Italia) non devono conservare elettronicamente le fatture elettroniche che ricevono dai propri fornitori. Tale regola può essere estesa anche ai soggetti minimi, forfettari nonché in regime di vantaggio.
Cndcec su moratoria sanzioni per ritardato avvio della fatturazione elettronica
In Parlamento si sta discutendo sulla possibilità di estendere la moratoria sulle sanzioni per la fattura elettronica a tutto il 2019.
Nel decreto fiscale è stata introdotta una misura soft, che consente di evitare del tutto le sanzioni se l’e-fattura viene trasmessa entro la scadenza della liquidazione di periodo oppure di pagarle in misura ridotta al 20% se sono trasmesse entro la liquidazione successiva. Tale copertura è stata però fissata fino al 30 giugno 2019, anche perché dal giorno successivo scatterebbe la norma a regime che consente l’emissione della fattura entro 10 giorni dall’operazione.
In sede di presentazione degli emendamenti al Dl fiscale, vi è stata la proposta correttiva di spostare a tutto il 2019 il trattamento più favorevole sulle sanzioni.
Su tale correttivo all’articolo 10 del Dl 119/2018, al momento al vaglio della Commissione Bilancio del Senato, si è espresso favorevolmente il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti, che per primo aveva caldeggiato questa possibilità proprio nel corso di una audizione.
Secondo il Presidente Miani, infatti, “’l'emendamento che proroga a tutto il 2019 la moratoria sulle sanzioni collegate all’avvio della obbligatorietà della fatturazione elettronica anche tra privati non è certamente un condono, ma una misura di assoluto buon senso che rende meno traumatico un passaggio delicatissimo che vedrà inevitabilmente grandi difficoltà applicative nella sua fase di avvio”.
I commercialisti hanno ribadito che, in quanto tecnici della materia tributaria e conoscitori della multiforme realtà delle imprese, hanno sempre sottolineato come nel caso non sia possibile procedere con una introduzione graduale di un obbligo come quello della fatturazione elettronica, quanto meno si rende necessaria un'adeguata fase di avvio senza immediata applicazione delle sanzioni.
Pertanto, riconoscono l’importanza fondamentale dell’emendamento presentato dalle forze politiche di maggioranza e di opposizione e auspicano che lo stesso venga approvato.
- eDotto.com – Edicola del 14 novembre 2018 - Videoforum fatturazione elettronica. Cooperative agricole e lettere d'intento – G. Lupoi
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