Falso in bilancio, rischio infrazione

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La sentenza della Corte di Giustizia UE sulla compatibilità con l'ordinamento comunitario delle norme italiane sul falso in bilancio, ha affermato - senza peraltro entrare nel merito dell'adeguatezza delle pene stabilite nei nuovi articoli 2621 e 2622 del Codice civile rispetto a quanto disposto dall'articolo 6 della direttiva n. 68/151 (prima direttiva sul diritto societario) - il principio di diritto per il quale, data la priorità del principio del favor rei, una Direttiva europea non può essere invocata per determinare o aggravare la responsabilità di un imputato. Tuttavia, la Commissione UE sta valutando l'apertura di una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia allo scopo di analizzare proprio l'adeguatezza delle pene stabilite dalla disciplina sulle false comunicazioni sociali.
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