Erogazioni liberali, detraibili i contributi ai partiti

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Erogazioni liberali, detraibili i contributi ai partiti

È possibile effettuare erogazioni liberali a favore di un movimento politico su conti correnti intestati alle sue articolazioni provinciali, dotate di autonomia amministrativa e negoziale, usufruendo al contempo della detrazione pari al 26% per importi compresi tra 30 e 30mila euro annui. A tal fine, però, occorre rispettare i requisiti di iscrizione del partito al previsto registro nazionale e tracciabilità del versamento.

È quanto previsto dall’Agenzia delle Entrate, con la risposta n. 201 del 6 luglio 2020.

Erogazioni liberali, la norma

L'art. 11 del D.L. n. 149/2013 dispone che, a decorrere dall'anno 2014, le erogazioni liberali in denaro effettuate dalle persone fisiche in favore dei partiti politici iscritti nella prima sezione del registro di cui all'art. 4 del predetto decreto legge sono ammesse a detrazione per oneri, ai fini IRPEF.

In altre parole, tale disposizione riconosce una detrazione, pari al 26% dell'erogazione effettuata, per un importo compreso tra 30 e 30.000 euro, per le erogazioni liberali in denaro effettuate in favore dei partiti politici iscritti nella prima sezione del predetto registro.

Erogazioni liberali, i requisiti

Le erogazioni liberali effettuate nei confronti di sezioni territoriali di partiti politici nazionali danno diritto alla detrazione a condizione che si verifichino i seguenti due requisiti:

  • il partito politico nazionale (dal quale dipende la circoscrizione territoriale) sia iscritto al registro nazionale previsto dall'art. 4 del D.L. n.149/2013;
  • il versamento di tali detrazioni avvenga tramite banca o posta ovvero tramite altri sistemi di pagamento previsti dal D.Lgs. n. 241/1997, o secondo ulteriori modalità tali da garantire la tracciabilità e l'identificazione del suo autore al fine di permettere efficaci controlli da parte dell'amministrazione finanziaria.

Erogazioni liberali, i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

Tenuto conto dei chiarimenti normativi e di prassi, l’Agenzia delle Entrate ritiene che le erogazioni liberali effettuate a favore del movimento politico, eseguite su conti correnti intestati alle articolazioni provinciali della stessa formazione, dotate di autonomia amministrativa e negoziale, possano godere della detrazione, pari al 26% per importi compresi tra 30 e 30mila euro annui, purché vengano rispettati i requisiti sopra descritti.

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