Elusione possibile anche con valide ragioni economiche

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In materia di elusione fiscale, particolare interesse merita il principio di diritto enunciato dalla Corte di cassazione con la sentenza n. 8772 del 2008, che riprende quel dibattito da anni al centro dell’attenzione non solo dei giudici nazionali, ma anche della Corte di giustizia Ue.

Basandosi sui principi enunciati dal giudice europeo – a tal proposito si ricorda la sentenza della Corte del Lussemburgo causa C-425/06 del 21 febbraio 2008 – la Suprema Corte ha preso in esame i passaggi che hanno portato all’introduzione nell’ambito del nostro ordinamento fiscale della generale nozione di abuso del diritto.

In particolare, si sancisce che nel nostro ordinamento tributario non hanno efficacia dal punto di vista fiscale, le operazioni poste in essere dai contribuenti in regime di abuso del diritto, caratterizzate cioè da atti finalizzati essenzialmente al conseguimento di un risparmio di imposta. Inoltre, spetta al contribuente fornire la prova della esistenza di ragioni economiche alternative o concorrenti di importanza non marginale o teorica rispetto al vantaggio fiscale conseguito.

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