Discriminare sui servizi costa fino a 50mila euro

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E’ stato pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale” n. 261 del 9 novembre scorso, il decreto legislativo 196 del 6 novembre 2007 che recepisce la direttiva comunitaria 2004/113 sulla parità di trattamento tra uomini e donne per quanto riguarda l’accesso a beni e servizi e la loro fornitura. Secondo il decreto, i fornitori del settore delle assicurazioni e dei servizi finanziari che commettono discriminazioni dirette o indirette possono essere puniti con un’ammenda fino a 50.000 euro o con l’arresto fino a tre anni. In più, l’amministrazione pubblica ha il potere di revocare benefici concessi ai fornitori ed escludere il responsabile per due anni da agevolazioni finanziarie e creditizie o da qualsiasi appalto. Inoltre spetta al denunciato dimostrare che non ha violato gli obblighi imposti dal decreto legislativo. La vittima dovrà dedurre in giudizio elementi di fatto idonei a presumere una violazione, ma potrà anche delegare associazioni ed enti inseriti in un elenco approvato dal ministro per le Pari opportunità.

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