Decreto PA e sport, più poteri al Ministero del lavoro e soppressione dell’Anpal

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Decreto PA  e sport, più poteri al Ministero del lavoro e soppressione dell’Anpal

Approvato il 15 giugno 2023 dal Consiglio dei Ministri il decreto PA  e sport, recante disposizioni urgenti in materia di organizzazione della pubblica amministrazione, di sport e per l’organizzazione del Giubileo della Chiesa cattolica 2025.

Il provvedimento si compone di 33 articoli e prevede, tra le varie norme, la riorganizzazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e la modifica dell’assetto organizzativo dell’Ispettorato nazionale del lavoro, per l’assorbimento delle competenze fin qui attribuite all’Anpal.

Salutato dal Ministro della pubblica amministrazione Paolo Zangrillo come un “provvedimento che rafforza i ministeri nel percorso di modernizzazione che il Governo ha intrapreso”, vediamo ora gli aspetti che riguardano il Ministero del lavoro e l’Ispettorato nazionale del lavoro.

Ministero del lavoro

Come indicato dal comunicato stampa di fine seduta, l’art. 4 del decreto rafforza e amplia le competenze del Ministero del lavoro in tema di coordinamento delle politiche attive del lavoro e di utilizzo delle risorse del PNRR.

Infatti, proprio per garantire un più efficace coordinamento dei servizi e delle politiche attive del lavoro, un migliore utilizzo delle risorse europee e l’effettivo raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal PNRR, le funzioni attualmente afferenti all’Anpal sono attribuite al Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Il passaggio di consegne avverrà dalla data di entrata in vigore dell’adottando DPCM recante regolamento di organizzazione del Ministero; ne deriva che, dalla medesima data, l’Anpal sarà soppressa con passaggio delle risorse umane, strumentali e finanziarie al Ministero, ad eccezione del personale appartenente al comparto ricerca, trasferito all’Inapp.

Ispettorato nazionale del lavoro

Numerose modifiche sono apportate anche al D.Lgs. n. 149/2015, recante disposizioni sull'attività ispettiva in materia di lavoro e legislazione sociale, nell’ottica di un reclutamento trasversale visto come un passo decisivo per contrastare la perdita qualitativa subita negli anni all’interno della PA.

In particolare, viene stabilito che il direttore dell’Ispettorato nazionale del lavoro, previo parere concorde del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, possa individuare l’articolazione centrale e territoriale dell’Ispettorato ed assegnare le relative competenze a Ispettorati territoriali costituiti da una pluralità di sedi locali che, oltre alla sede affidata alla responsabilità del dirigente, comprendano anche sedi alla diretta responsabilità di un funzionario in posizione apicale, che risponde al direttore territoriale.

Per il conseguimento dei medesimi obiettivi qualitativi, le somme destinate all’Ispettorato nazionale del lavoro possono essere destinate all’istituzione di specifiche indennità che tengano conto delle attività del personale, dislocato sul territorio nazionale, che richiedono particolari responsabilità e competenze.

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