De Tilla: totale separazione tra impresa e libere professioni intellettuali
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 20 agosto 2011
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Il presidente dell'Organismo unitario dell'Avvocatura, Maurizio de Tilla, interviene a commento della recente manovra economica sottolineando come l'avvocatura, nonostante non si sia tirata indietro rispetto al contributo di solidarietà imposto, ritenga del tutto inspiegabile l'inclusione, nel testo della manovra, della riforma delle libere professioni di cui all'articolo 3 del capitolo relativo alle imprese “senza alcun distinguo, oltretutto, per il ruolo di rilevanza costituzionale dell'avvocatura, già sancito dagli articoli 24 e 111 della nostra Carta”.
La richiesta dell'Oua è dunque che si modifichi la rubrica dell'articolo 3 del decreto legge e “che venga espunta la parte riguardante la riforma delle professioni con una norma autonoma (articolo 3-bis), che definisca in un quadro chiaro la totale separazione tra impresa e libere professioni intellettuali. Nonché l'eliminazione di ogni riferimento all'articolo 41 della Costituzione”.
- ItaliaOggi, p. 26 – I professionisti non sono imprese – De Tilla
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