Danno in base al contributo reso in vita dalla vittima
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 11 aprile 2014
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Per ottenere il risarcimento del danno patrimoniale subito in conseguenza della morte della madre, la figlia della vittima di un sinistro è tenuta a fornire la prova dell'ausilio, economico e non solo, che quest'ultima le prestava quando era in vita.
E' quanto puntualizzato dai giudici di Cassazione, con la sentenza n. 8407 del 10 aprile 2014.
Condizione economica da ricostruire
Solo con la dimostrazione sia della consistenza del patrimonio della vittima, sia di quello del superstite – precisa la Corte – è possibile valutare, anche in via presuntiva, la sussistenza di un danno patrimoniale da perdita delle contribuzioni o di altre utilità elargite dalla persona defunta ai suoi prossimi congiunti.
- Il Sole 24Ore – Norme e Tributi – In breve, p. 44 - Danno solo se la vittima era d'aiuto
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