Dall’avvocato contributi in calo
Pubblicato il 24 agosto 2006
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Il quotidiano prosegue la sua indagine, ormai costante, sulle Casse di previdenza dei professionisti. La prima inchiesta approfondita del Sole-24 Ore risale al 1997 e da allora l’analisi è stata ininterrotta per tener conto dell’evoluzione degli enti, diventati investitori finanziari di tutto rispetto. L’inchiesta di quest’anno ha messo in luce, nel periodo 1996-2005, la crescita sensibile degli iscritti di alcune Casse, per esempio avvocati, dottori commercialisti, ingegneri e architetti. Ma nonostante l’aumento degli iscritti, le entrate per contributi viaggiano a velocità più ridotta rispetto alle uscite per prestazioni. Per quanto riguarda gli avvocati, si segnala, inoltre, che è diminuito il contributo medio anche se il reddito complessivo è aumentato. Mentre per dottori commercialisti e ragionieri, che hanno alzato le aliquote, il contributo medio è più che raddoppiato. Tuttavia, non si può non tener conto del fatto che la forbice tra chi ha redditi elevati e i giovani che hanno entrate molto ridotte, e che nei primi tre anni pagano la metà del contributo minimo, si è notevolmente allargata. L’inchiesta proseguirà anche nei prossimi giorni e farà il punto anche sulle Casse istituite in base al decreto legislativo 103/96.
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