Cresce il pressing per il rinvio

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Un milione cinquecento mila richieste inviate via mail agli intermediari a proposito dei contribuenti sottoposti alle indagini finanziarie. Cui s’aggiungeranno quelle relative alle indagini già aperte per le quali non sono arrivati i nulla osta dei direttori o dei comandanti regionali. Cinque/sei mila sono le risposte positive, con una media di due risposte affermative verso ogni contribuente oggetto di monitoraggio. Gli intermediari hanno, però, una chance: l’Agenzia ha trasmesso al vice dell’Economia la loro esigenza di concedere una proroga rispetto alla data del primo invio, con scadenza al 30 aprile 2007. Inoltre, è di prossima pubblicazione un provvedimento agenziale dedicato agli obblighi degli intermediari stessi.

 

In replica alla circolare agenziale 18 - con cui, tra l’altro, le Entrate affermano che nelle comunicazioni degli intermediari all’Anagrafe tributaria (o “Archivio”), con riguardo ai rapporti con la clientela, dovranno essere inclusi i rapporti coperti dal regime di riservatezza di cui all’articolo 14 del Dl 350/2001 (“scudo fiscale”) – Assofiduciaria emana la circolare Com 2007 011, del 5 aprile. In essa sottolinea come l’Agenzia abbia creato un clima di incertezza, soprattutto alla luce di quanto dispone il decreto Visco-Bersani che, laddove ha inteso imporre obblighi che derogassero a precedenti norme di legge di carattere speciale – ad esempio, il nuovo comma 13 dell’articolo 7 stabilisce che “Le imprese, gli intermediari e tutti gli altri operatori del settore delle assicurazioni che erogano, in ragione dei contratti di assicurazione di qualsiasi ramo, somme di denaro o qualsiasi titolo nei confronti dei danneggiati, comunicano in via telematica all’Anagrafe tributaria, anche in deroga a contrarie disposizioni legislative, l’ammontare delle somme liquidate, la causale dl predetto versamento, il codice fiscale o la partita Iva del beneficiario e dei soggetti le cui prestazioni sono state valutate ai fini della quantificazione della somma liquidata” - lo ha fatto esplicitamente. Dal che va dedotto che ove tale deroga non sia stata esplicitata nel testo di legge mantengano piena efficacia le precedenti disposizioni che espressamente escludono tale obbligo.   

Allegati Anche in
  • ItaliaOggi, p. 32 – Rush finale per l’archivio unico - De Angelis
  • ItaliaOggi, p. 31 – Un’anagrafe per gli assegni liberi - Bartelli

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