Credito d’imposta per il Mezzogiorno. Modello aggiornato
Pubblicato il 12 marzo 2020
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Aggiornamenti utili per la fruizione del credito d’imposta per il Mezzogiorno, con un nuovo modello e software.
Credito d’imposta per il Mezzogiorno. Si aggiorna il modello
L’Agenzia delle Entrate – nell’apposita sezione dedicata agli investimenti nel Mezzogiorno, nei comuni del Centro Italia colpiti dal sisma e nelle zone economiche speciali (ZES) – ha messo a disposizione il nuovo modello per richiedere il credito d’imposta per il Sud, con allegate le relative istruzioni aggiornate il 9 marzo 2020, per tenere conto della Legge di Bilancio 2020.
Tale provvedimento, si ricorda, ha prorogato:
- al 31 dicembre 2020 il credito d’imposta per investimenti nel Mezzogiorno;
- al 31 dicembre 2020 il credito d’imposta per investimenti nei comuni del sisma Centro-Italia;
- al 31 dicembre 2022 il credito d’imposta per investimenti nelle Zone Economiche Speciali (ZES).
Per quanto riguarda il credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, a seguito dell’avvenuto assolvimento degli obblighi europei in materia di aiuti di Stato, é stata rilasciata la versione aggiornata del software CIM17 (versione 2.0.4 del 9/3/2020), per consentire ai destinatari della misura di indicare nella comunicazione anche gli investimenti da realizzarsi dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020.
In particolare la nuova versione rende possibile:
- indicare, quale data fine investimento (colonna 7 del rigo A2 del quadro A), una data non superiore al 31/12/2020 per il credito d’imposta Mezzogiorno;
- compilare la sezione dedicata al 2020 del quadro B (righi da B19A a B22A) anche per il credito d’imposta Mezzogiorno.
Per i crediti d’imposta riguardanti le zone colpite dal sisma e ZES, la procedura sarà aggiornata appena si avrà notizia dell’avvenuto adempimento degli obblighi europei da parte delle amministrazioni competenti.
Le istruzioni avvisano che il modello può essere utilizzato dai soggetti titolari di reddito d’impresa che intendono fruire del credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi da destinare a strutture produttive localizzate nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.
Sono esclusi i soggetti dei settori dell'industria siderurgica, carbonifera, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture, della produzione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, nonché ai settori creditizio, finanziario e assicurativo.
Il modello sostituisce quello approvato con il provvedimento agenziale del 14 aprile 2017, come modificato dal successivo del 29 dicembre 2017; va utilizzato sia per chiedere l’autorizzazione alla fruizione del credito d’imposta sia per rinunciare ad una precedente richiesta o rettificare una comunicazione già inviata.
Il beneficiario può utilizzare il credito d'imposta maturato solo in compensazione, presentando il modello F24 esclusivamente in modalità telematica.
- edotto.com – Edicola del 4 febbraio 2020 - Bonus Sud, la modifica dell'investimento non nega l’agevolazione – Moscioni
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