Crediti inesistenti, maxi-sanzione
Autore: eDotto
Pubblicato il 19 febbraio 2009
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Dopo la pubblicazione del decreto legge incentivi, il Fisco intensifica il controllo sulla compensazione con crediti inesistenti. Il quadro, già contenuto nel decreto anti crisi, vede aumentare le sanzioni e allungare i tempi di prescrizione. La sanzione prevista per chi utilizza in compensazione crediti inesistenti, oltre la soglia dei 50mila euro per anno solare, viene determinata nella misura del 200% dei crediti compensati. Il Dl 185/08 ha, poi, allungato i termini di decadenza per la notifica dell’atto emesso dall’Ufficio a seguito di controllo in presenza di credito inesistente utilizzato in compensazione ai sensi dell’articolo 17 del Dlgs 241/97. Pertanto, da ora, l’atto di recupero del credito potrà essere notificato, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre dell’ottavo anno successivo a quello in cui vi è stato l’utilizzo, indipendentemente dal fatto che si superi o meno la soglia di rilevanza penale della compensazione indebita. In caso di mancato pagamento delle somme indicate nell’atto di recupero dell’agenzia delle Entrate è, poi, prevista la loro iscrizione a ruolo e, nello specifico, mediante ruolo straordinario. Per quanto riguarda il termine di pagamento assegnato dall’Ufficio, l’articolo 27, sancisce che non può comunque essere inferiore a 60 giorni.
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